Bologna, 2 ago. (La Presse) – “Dal governo attendiamo ancora risposte ma noi non ci arrendiamo”. Così, dal palco della commemorazione, Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime della strage alla stazione di Bologna.
“L’anno scorso – racconta – abbiamo apprezzato pubblicamente la direttiva della presidenza del Consiglio con la quale si sono declassificati i documenti relativi alle stragi, dal 1969 al 1984, ma abbiamo, da subito, avanzato alcune perplessità sulla reale volontà delle amministrazioni interessate ad attuarla integralmente. Purtroppo oggi dobbiamo constatare che avevamo ragione”. “Il deposito parziale dei documenti, i ritardi, la discrezionale preselezione degli atti da versare da parte di Ministeri e Servizi, senza un controllo esterno, ci fa dire – prosegue – che l’obiettivo della direttiva – cioè la totale trasparenza su quei fatti – non solo non è garantita, ma rischia di essere una chimera”. “Criticità – prosegue – che abbiamo più volte segnalato alla Presidenza del Consiglio perché le risolvesse e non si svuotasse di significato un atto politico di trasparenza attraverso quella che abbiamo definito la strategia del ‘faldone vuoto'”.
“Attendiamo ancora una risposta dopo trentacinque anni senza mandanti”, ha detto Bolognesi proseguendo il suo discorso dal palco della commemorazione. “Un Paese evoluto – ha aggiunto – deve trovare il tempo per ricostruire la sua storia, uno Stato di diritto deve trovare il tempo per dare giustizia alle vittime della violenza, una democrazia moderna deve trovare il tempo per contrastare il terrorismo e le mafie: non c’é democrazia senza responsabilità”.
“Le risposte – ha spiegato – a distanza di 11 anni dalla sua approvazione, le attendiamo sulla completa attuazione della legge sui risarcimenti alle vittime di stragi (la 206 del 2004), nonostante gli impegni presi nel 2013 e nel 2014 dai ministri Graziano Delrio e Giuliano Poletti”.
“E mentre il governo ancora tace – ha concluso Bolognesi – questo è ciò che sono costrette a subìre le vittime e i familiari delle vittime di stragi in questo Paese, ma noi non ci arrendiamo, come non ci siamo mai arresi”. A sottolineare queste parole di Bolognesi l’applauso della folla.
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