Roma, 4 ago. (LaPresse) – Il commissario straordinario del governo per la gestione del fenomeno della scomparsa di persone, il prefetto Vittorio Piscitelli, e il rettore dell’università di Milano Gianluca Vago, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione avviata lo scorso anno, volta a favorire la identificazione delle vittime del naufragio di Lampedusa dell’ottobre 2013, nel quale persero la vita circa 400 cittadini eritrei e siriani. Lo si apprende da una nota del Viminale.

Il fronte internazionale vede l’ufficio del commissario ulteriormente impegnato in questo settore. Difatti, il procuratore capo della Repubblica di Catania ha ritenuto ‘indispensabile’ il coordinamento commissariale per agevolare la identificazione dei cittadini extracomunitari vittime del naufragio del 18 aprile scorso, i cui corpi, circa 800, sono in corso di recupero da parte della marina militare, giusta richiesta del presidente del Consiglio al ministro della Difesa.

La complessa attività, che si svolgerà in apposita area protetta individuata nel porto di Augusta, in provincia di Siracusa, verrà effettuata dagli specialisti del laboratorio di medicina legale dell’università milanese, in sinergia con il servizio di polizia scientifica del ministero dell’Interno, con le prefetture di Siracusa e Catania ed in collaborazione con la Croce rossa internazioanle, con i medici legali delle università di Palermo, Catania e Messina, nonché con l’Asp di Siracusa.

Visto l’alto numero delle vittime, fa sapere il Viminale, sarà necessario coinvolgere ulteriori medici legali provenienti da altre università italiane.

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