Roma, 11 ago. (LaPresse) – “L’immigrazione è diventata un’industria che fa profitti sulla sofferenza. Noi siamo contro la gestione industriale che fa profitti sulla sofferenza”. Lo ha dichiarato Beppe Grillo in un’intervista esclusiva a ‘In Onda’ su La7, commentando le parole del leader della Lega Matteo Salvini che ha detto “Grillo ci copia”. Secondo il leader M5s, “la Lega e i partiti sono stati dentro quel sistema finanziandolo. La nostra storia è diversa, le parole a volte possono coincidere con chiunque, ma la gente deve guardare chi lo dice, non come”.

Per Grillo gli immigrati “sono soldi quando stanno due anni in un centro. E’ diventato un problema dove metterli, le case, gli alberghi, questo è un problema”. A preoccupare il leader 5 Stelle non è la “disgregazione sociale”, è “la gestione dell’immigrazione che è immorale da parte di questo governo”.

Sul reato di clandestinità, contro cui si sono pronunciati in rete i militanti del M5s, Grillo ha osservato che “è un reato quasi amministrativo, è una perdita di tempo per le forze dell’ordine, per il giudice. Gli si dà il foglio di via, e poi dove vanno a finire non lo sa nessuno. Nessuno sa quante persone ci sono in Italia”. Questo problema, ha aggiunto, lo puoi giustificare dal punto di vista emotivo, “con il cuore, ed è sbagliato. Il reato di clandestinità è servito a dare identità ai partiti che non la avevano più”.

Il leader del M5s ha criticato i primi sei mesi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è intevenuto anche sul suo ruolo attuale nel movimento e sul suo futuro: “Non sono candidato o candidabile. Ho fatto e sto facendo passi indietro. Sto cercando di fare il garante del movimento”. Ha poi aggiunto: “Lo faccio per portare avanti le idee che abbiamo, noi vogliamo referendum propositivi, vogliamo bilanci partecipati nei Comuni, vogliamo instaurare un rapporto fiscale con lo Stato, che oggi è delegato a una banca a duemila chilometri”.

Quanto ai suoi impegni futuri, Grillo ha escluso un suo coinvolgimento diretto in politica e ha spiegato il suo ‘passo indietro’ rispetto alla gestione del Movimento dicendo che “ho un’età, ho una famiglia numerosa, ho fatto il mio tempo, però ci sono, è la mia vita, il movimento è nato con le idee che avevo io sull’acqua, sull’energia”. Quanto al ritorno in televisione, Grillo ha detto: “Non lo so, ma non ho pregiudizi per nessuna televisione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata