Roma, 14 ago. (LaPresse) – “Al ministro Angelino Alfano – che a Ferragosto farà la solita passerella al Viminale in seno al comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con saluti alla polizia e ai vigili del fuoco – chiediamo di dare segnali concreti per ripristinare la piena operatività del nostro corpo“. Lo dichiara Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, in riferimento alla conferenza stampa che il ministro Alfano terrà domani, giorno di Ferragosto.
“Anche quest’estate – aggiunge – l’Italia deve fare i conti con il maltempo dovuto ai cambiamenti climatici, con le devastazioni delle sempre più frequenti trombe d’aria, con le alluvioni, con il dissesto idrogeologico e l’abusivismo e con la piaga degli incendi boschivi, gestiti senza la dovuta chiarezza legislativa”.
“Tutto questo – sottolinea Brizzi – richiede sempre maggiore impegno da parte del corpo nazionale dei vigili del fuoco, chiamato a garantire la sicurezza e il soccorso ai cittadini, mentre i tagli alle assunzioni hanno determinato la presenza di soccorritori di età avanzata e sempre meno uomini operativi”.
“Secondo l’ufficio studi del Conapo – spiega – ad oggi nei vigili del fuoco mancano 3.854 operativi. Sono in servizio 28.880 uomini sui 32.734 previsti da piante organiche peraltro obsolete ed inadatte alle mutate esigenze del Paese. Questo porta a chiusure di sedi e a rischi per il personale”.
“Ad oggi – continua Brizzi – nel corpo dei vigili del fuoco, per quanto riguarda il personale chiamato ai servizi operativi, mancano 103 direttivi, 924 ispettori, 630 capi reparto, 1091 capi squadra e 1136 vigili del fuoco.
“Per questo – sottolinea – è necessario sbloccare le assunzioni attraverso il ripristino del turn-over, l’accelerazione dei concorsi interni, il riordino delle carriere e, soprattutto, dare concretezza legislativa alla parità di trattamento retributiva e pensionistica dei vigili del fuoco rispetto agli altri corpi dello Stato. Sono 30 anni che esistono queste sperequazioni, i vigili del fuoco non ne possono più”.
“Il ministro Alfano – insiste Brizzi – non può continuare a ignorare che, tra un vigile del fuoco ed un appartenente agli altri corpi dello stato, vi è una differenza retributiva di oltre 300 euro mensili, nonostante il nostro rischio non sia inferiore. Per non parlare poi delle pensioni”.
“Basta parole – conclude – , vogliamo i fatti. Alfano dica ai cittadini come stanno realmente le cose nei vigili del fuoco, non si limiti ai proclami e legiferi in materia”.