Migranti, il ministro Gentiloni: Ora siamo davvero tutti coinvolti

Roma, 29 ago. (LaPresse) – I migranti trovati morti nel cassone di un tir in Austria “pesano sulle nostre coscienze, come le vittime delle rotte mediterranee. Nelle ore in cui si scopriva la tragedia ero a Vienna, per un vertice di Europa e Balcani. Bastava guardare in volto i colleghi per capirlo: siamo tutti coinvolti”. Lo dice il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in una intervista al quotidiano la Repubblica. “Fino a poco tempo fa – aggiunge – c’era l’idea che fosse solo un’emergenza italiana e greca, nelle ultime settimane si è diffusa la consapevolezza che il problema investe l’Europa intera”.

Tragedie come quella, spiega il titolare della Farnesina, “si devono evitare. Noi ci stiamo lavorando da un anno e mezzo, con operazioni di ricerca e soccorso in mare, abbiamo salvato oltre centomila vite umane”. In Europa, dice Gentiloni, “negli ultimi due mesi la percezione è cambiata in modo significativo. Anche governi che avevano resistito al principio della distribuzione dei rifugiati, come quelli di Austria e Slovenia, stanno modificando le posizioni”.