Roma, 24 set. (LaPresse) – “Noi per primi abbiamo parlato del cambiamento del regolamento di Dublino e di hub. Non abbiamo come nemico l’immigrato ma il nostro nemico è il business sull’immigrazione”. Lo ha detto il vicepresidente della camera Luigi Di Maio ospite ad Otto e Mezzo su La7. “Ci sono cose da fare subito – ha proseguito Di Maio – chiudere subito il cara di Mineo. Abbiamo già un piano per creare piccoli centri di accoglienza gestiti dallo stato, nessuna cooperativa o onlus che lucri su questa cosa. Sul diritto di asilo la legge ci dice che noi in un mese dobbiamo pronunciarci”.

“L’Italia oggi ci mette due anni perchè ha 20 commissioni che devono decidere su 200mila immigrati all’anno. Noi crediamo che queste commissioni debbano diventare 200. Facciamo un piano di assunzioni per 10.000 ragazzi in Italia per farli lavorare nelle commissioni e cominciamo a sapere subito in un mese se uno resta qui o deve tornare indietro”, ha concluso Di Maio.

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