di Giuseppe G. Colombo
Roma, 22 ott. (LaPresse) – Ancora un giorno d’attesa per l’approdo della legge di stabilità in Parlamento: il testo, secondo quanto si apprende da fonti di Governo, dovrebbe arrivare in serata al Quirinale e successivamente sarà trasmesso dalla presidenza del Consiglio alle Camere. Quella di oggi è stata un’altra giornata di lavoro per i tecnici di via XX settembre sulle tabelle che sono contenute nella relazione tecnica allegata alla manovra: ultime limature necessarie per mettere il punto finale al testo.
Emergono intanto nuovi particolari dalle bozze che circolano in queste ore, come gli sconti fiscali, fino a un importo massimo di 4mila euro, per le coppie conviventi che intendono acquistare casa. Nuovo tetto per il turnover nella Pubblica amministrazione: la spesa delle amministrazioni pubbliche per l’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale, nel triennio 2016-2018, non potrà superare il 25% di quella sostenuta per i dipendenti pensionati l’anno precedente.
Le amministrazioni pubbliche, si legge nella bozza, “possono procedere, per gli anni 2016, 2017 e 2018, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, a una spesa pari al 25% di quella relativa al medesimo personale cessato nell’anno precedente”. Novità anche per i minori: arriva un fondo ad hoc, con una dotazione di 15 milioni annui, per sostenere “le politiche in materia di adozioni internazionali e assicurare il funzionamento della Commissione” che si occupa della materia. Con la legge di stabilità cambia anche la dichiarazione dei redditi precompilata: nel 730 entrano le spese funebri e quelle universitarie, che danno diritto alle detrazioni.
Mentre le opposizioni lamentano il fatto che il testo della manovra non sia ancora arrivato in Parlamento, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, tira dritto e affida a Facebook il suo pensiero: “Il ritornello dei gufi degli ultimi venti mesi è tutto qui, in questo dicevano (che il governo non ce l’avrebbe fatta, ndr). Nel frattempo mentre loro dicevano, noi facevamo. Le chiacchiere stanno a zero, l’economia non più. Avanti tutta, amici. C’è ancora molto da fare, ma questa è proprio la volta buona”. Il premier difende la manovra e nella sua e-news si rivolge direttamente alla minoranza del suo partito: “A quella parte del Pd che contesta sempre, a prescindere, vorrei domandare: cosa è più di sinistra? Litigare su mille euro di contante o mettere finalmente le risorse sul sociale e sulla povertà?”.
“L’anima della legge di stabilità non sono le tasse ma l’investimento nel sociale”, sottolinea. Una difesa a spada tratta che ha nella riduzione della pressione fiscale il suo cavallo di battaglia: “Vi ricordate una legge finanziaria del passato con una riduzione di tasse di questo genere? Ditemelo, vi prego. Se ve la ricordate, ditemelo. Io non me la ricordo”.
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