Roma, 24 nov. (LaPresse) – “Sposteremo al 2017 la diminuzione dell’Ires. E impiegheremo due miliardi di euro per dare risposte concrete ai professionisti della sicurezza e ai professionisti dell’educazione umana”. E’ l’annuncio lanciato stasera dal premier Matteo Renzi. Ecco la distribuzione dei fondi nel dettaglio annunciata dal capo del Governo, voce per voce:
SICUREZZA
– Un investimento di 150 milioni di euro sulla cyber security. Nel rispetto della privacy possiamo e dobbiamo fare di più per verificare e controllare potenziali sospetti.
– L’estensione del bonus 80 euro – misura già approvata un anno e mezzo fa dal Governo per chi guadagna meno di 1.500 euro – a tutte le donne e gli uomini che lavorano per le forze dell’ordine a cominciare da chi sta sulla strada.
– Un investimento di 50 milioni di euro per rinnovare la strumentazione delle forze dell’ordine a fronte di un processo di riorganizzazione (abbiamo cinque forze di polizia. Sono troppe. Devono diventare quattro. Entro l’anno la Forestale entrerà nei carabinieri. Abbiamo troppa gente negli uffici dei palazzi romani. Chiederò con forza ai comandanti di aumentare la presenza in strada diminuendo quella in ufficio. Abbiamo troppo patrimonio pubblico. Ci sono caserme abbandonate o semi occupate che vanno restituite rapidamente alle comunità territoriali, anche con processi di valorizzazione urbanistica).
– Cinquecento milioni per la difesa italiana, con investimenti efficaci finalizzati a dare una risposta immediata alle esigenze organizzative e di rilancio. Siamo orgogliosi dei nostri militari, non faremo mancare loro il nostro sostegno.
CULTURA
– 500 milioni alle città metropolitane per progetti di intervento sulle periferie con interventi di riqualificazione e rammendo per usare le parole del maestro Renzo Piano. Questi progetti dovranno essere presentati entro la fine dell’anno e dovranno essere spesi entro il 2016.
– 300 milioni di euro per i diciottenni cui verrà estesa la Carta già predisposta per i professori e che potrà essere spesa per consumi culturali. Teatri, musei, concerti, libri. Un bonus per chi diventa maggiorenne perché abbia anche simbolicamente la consapevolezza di cosa significhi diventare maggiorenne in Italia: protagonista e coerede del più grande patrimonio culturale del mondo.
– 50 milioni di euro per il diritto allo studio e le borse di studio degli studenti universitari meritevoli di studiare ma non in condizione di farlo per questioni di reddito.
– 150 milioni di euro per donare a tutti i cittadini la possibilità di dedicare il due per mille a un’associazione culturale. Già oggi i cittadini possono dare il due per mille ai partiti. Ma non possono darlo al Teatro della Scala o alla scuola di musica di periferia. Al teatro sperimentale cittadino o all’associazione culturale. Ciò che è possibile per i partiti, dovrà essere possibile anche per le realtà della cultura.
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