Roma, 9 dic. (LaPresse) – “Se si vota a giugno nella Capitale? Assolutamente sì. Il rinvio delle elezioni non è all’ordine del giorno”. Lo afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in un’intervista al quotidiano ‘Il Corriere della Sera’ sottolineando di aver sentito Ignazio Marino dopo le dimissioni e di essere convinto che “rimanga una risorsa, un punto di vista che deve trovare accoglienza. Dobbiamo rimettere in campo un processo unitario”.

Per quanto riguarda una candidatura al Campidoglio, Zingaretti risponde che “appartiene al passato. Ma la mia non è una fuga dalle responsabilità: il mio apporto è dimostrare che esiste un’alternativa al cattivo governo”.

E sul premier Matteo Renzi, il presidente della Regione Lazio dice che “siamo persone diverse per cultura, storia, carattere. Ma tra noi c’è stato un confronto positivo e sincero. Io, con lealtà, credo che Renzi rappresenti un’innovazione utile ed in sintonia con la voglia di cambiare dell’Italia”. E poi lancia la proposta: “La Leopolda è una positiva apertura verso l’esterno ma mi chiedo: perché nei primi mesi del 2016 non organizziamo un’iniziativa unitaria del Pd?”.

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