Roma, 23 dic. (LaPresse) – “Renzi in un mare di guai. Gettare acqua sul fuoco, raccontare balle, raccontare storie, difendere l’indifendibile occupando tutte le televisioni, tutti i giornali, tutti i media non gli basta più. La realtà va avanti inesorabile, e sta venendo fuori dalle carte di Banca d’Italia e dalle carte della magistratura sullo scandalo bancario, che dimostrano uno spaventoso conflitto di interessi non solo del presidente del Consiglio, non solo del ministro Boschi, ma financo del ministro Franceschini”. Così il presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta. “Ormai tutti contro tutti – dice il presidente dei deputati azzurri -, le istituzioni e le authority indipendenti screditate e delegittimate, Cantone usato come foglia di fico per ripristinare la verginità perduta e il presidente della Repubblica è dovuto intervenire per evitare il peggio”.

“Risultato – continua Brunetta – di questa ultima parte dell’anno di Renzi: i cittadini non si fidano più delle banche, con tutto quel che ne consegue in termini di panico finanziario e corsa agli sportelli, e non ne possono più del presidente del Consiglio e dei suoi cari. Renzi va in mimetica in Libano a visitare i nostri militari e la cosa diventa ridicola e penosa. Ecco, a questo ci ha portato un premier che non è stato mai votato per il suo ruolo ed è diventato presidente del Consiglio grazie prima a un’opa ostile e taroccata nei confronti del suo povero partito e poi a una congiura di palazzo”.

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