Il premier torna a sottolineare i successi del Paese e le prospettive di crescita

Roma, 4 gen. (LaPresse) – "L'Italia è tornata e mantiene gli impegni, anche se qualcuno non si è ancora liberato dell'ansia italica dei compiti da fare a casa. Noi non vogliamo venir meno alle regole che ci siamo dati: chiediamo solo il rispetto di quelle regole. E bisogna smetterla di pensare a un'Italia sempre con il cappello in mano". Lo afferma il premier Matteo Renzi intervistato dalla Stampa. In risposta ai dati Eurostat che fotografano una Italia in affanno, il presidente del Consiglio non ha dubbi: "Abbiamo avuto tre anni di recessione sconosciuta in altri Paesi. Pensi al nostro Pil: -2,3 con Monti, -1,9 con Letta e con me -0,4 l'anno scorso. Quest'anno siamo cresciuti dello 0,8%, nel 2016 lo faremo del doppio".  "L'Italia è ripartita – sostiene Renzi -, siamo fuori dal pantano del 2013. Il Paese riparte, ripartono i mutui, l'edilizia, c'è ottimismo tra i consumatori".

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