Novità anche per quanto riguarda il taglio delle partecipate, le norme anti-fannulloni e le forze dell'ordine
"Sulla scuola viaggiamo come dei treni puntualissimi: andremo a bandire un concorso per 62.712 insegnanti ed è un grande investimento sulla scuola". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi. "Un grande e caloroso pensiero a quanti avevano detto che non saremmo intervenuti sulla scuola. Mai un Governo ha fatto un investimento" del genere", ha aggiunto.
INSEGNARE NON È DIRITTO, MA RESPONSABILITÀ. "Per i professori entrare a scuola non è un diritto, ma una responsabilità", ha detto Renzi. "Il nostro convincimento molto forte è fare una scelta legata alla qualità dei nuovi insegnanti. Sono il bene più prezioso perché diamo loro i nostri figli e la conseguenza non può che essere la massima qualità sotto tutti i punti di vista".
NORME ANTI-FANNULLONI. In tema di nuovi provvedimenti sulla Pubblica amministrazione è subito arrivata la stoccata a opposizioni e sindacati. "Dicono che le norme anti-fannulloni ci sono già. E' possibile ma non obbligatorio. Le norme, dico all'allegra brigata Brunetta Camusso, non sono efficaci come questa".
TAGLIO PARTECIPATE. "Nel provvedimento sulle partecipate si passa da ottomila a mille in un anno, il taglio è reso immediato e cogente", ha dichiarato Renzi. "Ci saranno – ha aggiunto – regole certe per impedire la costituzione di nuove aziende, perché altrimenti ne tagli una e ne nascono due e la riduzione dello stipendio per gli amministratori che non producono
Per quanto riguarda le altre novità sulla P.a., Renzi ha citato il "pin unico e il domicilio digitale" che partiranno "entro il 31 dicembre 2017" e la riduzione delle forze di polizia. "Siamo l'unico Paese con 5 forze di polizia. Da cinque passiamo a quattro. Dicevano che era impossibile e invece lo facciamo".
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