Intervista alla vedova del fondatore del Msi che sul femminicidio dice: "Le donne che vengono uccise dai compagni si sentono suddite"
"Io penso che sia molto difficile che una donna ce la faccia oggi a ricostruire e mantenere una città come Roma. Meloni è una donna intelligente, la stimo ma dovrebbe avere qualcuno al di sopra, qualcuno superiore per capacità e intelligenza". Così donna Assunta Almirante, la vedova di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento sociale italiano, a LaPresse commenta l'eventualità che la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, possa essere indicata come candidata per la poltrona di sindaco della Capitale.
'BERLUSCONI HA RAGIONE, NIENTE PRIMARIE'. "Non credo alle primarie, ha ragione Berlusconi in pieno", sostiene Assunta Almirante a proposito del dibattito che sta scuotendo gli alleati del centrodestra. Sul nome di Guido Bertolaso, al momento l'unico ufficiale del centodestra, la voce storica del movimento sociale spiega: "Non lo conosco e non posso dare pareri positivi o negativi, ma non so se il capo della Protezione civile è in grado di amministrare una città difficile come Roma". Secondo donna Assunta, infatti, "la capitale ha bisogno di un capo che sia al di sopra di tutto, che sia civile, educato e ottimo amministratore. Govenare Roma è un premio di Dio, insomma, perché Roma è una città del mondo, non è Milano o Firenze".
UCCISE DA COMPAGNI SI SENTONO SUDDITE. "E' la nostra mente che ci rende sudditi o padroni. Le donne che vengono uccise dai compagni si sentono suddite", sottolinea Assunta Almirante commentando i casi di femminicidio sulle cronache dei quotidiani. Secondo donna Assunta, "ci sono casi in cui alle donne fa piacere essere coccollate, e sono loro stesse che pongono in una situazione di sudditanza: vezzeggiate e coccolate, mettendo l'uomo in uno stato di superiorità".
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