Il ddl passa ora alla Camera per l'ok definitivo. Don Ciotti: Segno importante
Il Senato ha approvato all'unanimità, con 209 sì, nessun no e nessuna astensione, il disegno di legge per l'istituzione della Giornata in memoria delle vittime delle mafie, che sarà celebrata il 21 marzo. Il testo passa ora alla Camera per il via libera definitivo. "E' importante che questa legge sia approvata – ha sottolineato il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico intervenendo in assemblea a Palazzo Madama – per esaltare la memoria delle vittime ma anche per esaltare l'impegno per difendere le istituzioni, la società dalla mafia. Non bastano piu le sole azioni di polizia o le sentenze della magistratura contro la mafia. Occorre l'impegno e il protagoismo dei cittadini. E' importante l'impegno dei cittadini per dominare la società dal dominio criminale".
"Il riconoscimento istituzionale del 21 marzo come 'Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie' è un importante segno di attenzione sia verso chi è stato ucciso dalla violenza mafiosa per averla contrastata o per esserne stato incolpevolmente vittima, sia verso i familiari". Questo il commento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera. "Lo dobbiamo a loro – continua – che ci hanno permesso di capire la portata della violenza mafiosa che colpisce i corpi e le anime. Loro che ci hanno invitato a denunciare il rischio di una memoria selettiva che ricorda solo le vittime di 'primo piano'( ed è importante farlo) dimenticando tutti gli altri. Loro ci hanno chiesto di costruire un ponte con le nuove generazioni. Loro ci hanno insegnato che la memoria è una cosa viva e che ci sfida tutti all'impegno, ci commuove e ci fa muovere. No all'inganno della memoria di circostanza, mai una esibizione d'identità ma una memoria sempre al servizio per il bene di tutti e per un bisogno di verità". "Con i familiari delle vittime innocenti delle mafie, Libera ha voluto arrivare fortemente a questo obiettivo – spiega don Ciotti – perchè nel suo ventennale cammino ha sempre avuto a fianco i familiari delle vittime innocenti delle mafie. Li ha coinvolti e ha imparato da loro e insieme ha costruito progetti e iniziative per fare della memoria un motore di impegno e un veicolo di speranza". "Il 21 marzo, che quest'anno ha il suo centro a Messina collegata simultaneamente con 1000 luoghi d'Italia – conclude il presidente di Libera -, non è mai stata una data fine a se stessa ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all'anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione".
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