Il premier ammette: "C'è una questione morale, ma non è di destra o di sinistra"
"Giusto indagare, chi sbaglia paga. Vale per Pd, vale per altri. Col mio Governo regole più dure su corruzione. I giudici vadano a sentenza". Il premier Matteo Renzi rompe il silenzio sul caso Lodi sia su Twitter che per radio. L'inchiesta che ha portato all'arresto del sindaco del Pd Simone Uggetti "fa male. Uno fa di tutto per far vedere le cose positive dell'Italia – dice Renzi a Rtl 102.5 -, c'è sempre un problema, ma serve grande chiarezza nei confronti dei magistrati. Piena fiducia nei loro confronti, se gli indagati saranno colpevoli è giusto che paghino, ma nessun tipo di strumentalizzazione di battaglia politica". E ai conduttori che gli chiedono se ci sia un complotto contro il Pd, Renzi risponde sgomberando il campo dalle polemiche: "'Ma de che'. C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati". "Vogliamo sapere chi è colpevole e chi no, dire che sono tutti uguali fa gioco di chi ruba", ha rimarcato il premier, "l'importante è che si vada a sentenza e che le condanne non si facciano sui giornali". "Certo – ha aggiunto – che la questione morale c'è. Ma smettiamola, lo dico alle altre forze politiche, di giocare a sparare sugli altri e poi far finta di niente quando capita a loro. Non c'è destra contro sinistra su questo. C'è onesti contro ladri".
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