Sui migranti: "Ue segue ancora strada della paura". Boschi: "Ci sarà mai direzione senza attacchi della minoranza?"
"Il doppiopesismo che esiste in questa vicenda è incredibile e non mi riferisco solo alla Toscana e alla Campania. Noi siamo genuinamente garantisti: noi non chiediamo le dimissioni del sindaco di Livorno del M5s, valuterà lui". Così il premier e segretario del Pd Matteo Renzi alla direzione nazionale del partito al Nazareno. Po ha aggiunto: "Dal 20 maggio al 15 luglio avremo molte polemiche e questioni aperte, ma il Pd dev'essere in modalità banchetto permanente o 'banchino', come diciamo in Toscana".
BRENNERO E UE. "Occorre che l'Europa scelga una direzione, ma l'Europa continua a seguire la strada della paura. Il Brennero è l'esempio più concreto di questa paura". Renzi sottolinea: "Il Brennero è l'esempio più concreto di questa paura di chi vuole erigere muri. Se crei o fantasmi o credi nei mostri creati da altri, chi è più bravo di te ad alimentare paure e a generare mostri, vince sempre".
BUONISMO E TONI BECERI. "Di fronte al fenomeno della migrazione è più facile usare il tono becero e barbaro di alcuni o chiudersi nel buonismo del 'venghino signori venghino'. Ma entrambe le posizioni sono destinate al fallimento".
FARSI CARICO DELL'AFRICA. "Bisogna capire che occorre farsi carico dell'Africa. O ci si fa carico dell'Africa o non c'è spazio per l'Europa". Così, sulla questione migranti, il premier e segretario del Pd Matteo Renzi.
BOSCHI CONTRO LA MINORANZA DEM. "Mi spiace che ci si fermi a quanto dice De Magistris sul nostro presidente del Consiglio, a quanto dice la Lega sul Presidente della Repubblica e a quanto dicono i Cinquestelle a noi. Ci sarà una direzione, una, caro Gianni (Cuperlo, ndr) in cui la minoranza interna non attaccherà la maggioranza di questo partito e questa segreteria? Anche perché la gente del Pd è abbastanza stanca di queste discussioni soprattutto quando nascono dal nulla". Così il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi alla direzione nazionale del Pd al Nazareno, rispondendo alle parole di Gianni Cuperlo.
CASA POUND. "Io non ho mai preso la parola in direzione, ma decine di volte nelle riunioni dei gruppi parlamentari, discutendo e cercando di smussare molto per cercare di arrivare uniti al voto sulle riforme costituzionali. E in quel percorso mi è stato detto di tutto e su di me è stato scritto di tutto e io ho risposto col sorriso. Ma questa volta voglio rispondere qui, apertamente, a Gianni Cuperlo. Più volte mi è stato detto che chi vota 'sì', vota come Verdini e io in un incontro pubblico ho detto che chi vota 'no' vota 'no' come Casa Pound: è una semplice constatazione, non è un'equiparazione. Magari bastava farmi una telefonata, Gianni, e non fermarti al titolo del Fatto Quotidiano, altrimenti vuol dire che è in corso un cambiamento ontologico del fare partito" ha precisato Boschi. – Rispondendo al leader della minoranza Gianni Cuperlo che aveva chiesto una smentita delle sue parole, il ministro Boschi ha aggiunto che sostenere che chi vota 'no' al referendum costituzionale vota come Casa Pound è "un dato oggettivo". Nei giorni scorsi, Boschi avrebbe detto: "Sappiamo che parte della sinistra non voterà le riforme costituzionali e si porranno sullo stesso piano di Casa Pound e noi con Casa Pound non votiamo".
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