Ministra Boschi: Risposta a diritti e sogni dopo anni attesa. E il premier: Adozioni? Non so se condizioni parlamentari
La legge sulle unioni civili "è fatta". L'aula della Camera ha dato il via libera definitivo ddl Cirinnà e il primo e il primo a cantare vittoria è stato proprio il premier Matteo Renzi: "Sono molto contento, perché oggi è un giorno di festa in cui l'Italia fa un passo avanti, un giorno atteso: ci sono le polemiche e le amarezze di tanti, ma c'è una gioia diffusa, per il riconoscimento di diritti alle coppie dello stesso sesso".
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Con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti il testo è diventato legge tra gli applausi dei deputati della maggioranza che lo hanno sostenuto. Invita tutti a festeggiare anche il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, che oggi come tanti altri deputati Dem ha indossato la coccarda arcobaleno: "E' un giorno di festa per tutti quanti, siamo contenti per tutti quelli che hanno contribuito ad arrivare a questo risultato e anche per chi ha fatto il lavoro degli anni precedenti, perché si è arrivati un passo alla volta a questo risultato. Oggi arriviamo dopo tanti, tanti anni di attesa a dare una risposta non soltanto a dei diritti ma anche a dei sogni a delle aspettative legittime dei cittadini e delle cittadine italiane. E' una grande soddisfazione per tutti noi e credo sia un giorno di festa per tutti gli italiani e le italiane senza distinzione".
La festa non si è fatta attendere. Boschi, Roberto Giachetti, Ivan Scalfarotto e Paola Concia si sono infatti uniti agli attivisti gay, che a Fontana di Trevi hanno accolto la nuova e tanto attesa legge con bandiere arcobaleno del movimento Arcigay e la proiezione sul monumento del Bernini dei colori arcobaleno.
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