Il premier a Torino: "Fuori dalla palude grazie a città come questa"
Nuova stoccata di Renzi alle opposizioni dal palco del Teatro Alfieri di Torino. "Noi siamo l'unico partito che non butta fuori chi la pensa in maniera diversa, siamo una comunità e non un insieme indistinto di persone. Qui nessuno manda mail anonime, da altre parti qualcuno dice arriverà una mail con la squadra: più che pentastellati sembrano un pentapartito", ha detto il premier durante un incontro pubblico a sostegno del candidato sindaco del Pd Piero Fassino.
"Ai compagni che hanno abbandonato Fassino perché contro di me dico: se Airaudo e Landini e avessero avuto ragione la Fiat non sarebbe più a Torino, noi abbiamo avuto ragione, non voi. Oggi la Fiat da Torino è un grande gruppo mondiale, producono le jeep in Basilicata", ha proseguito Renzi.
"C'è una sinistra che gode nel perdere e lamentarsi, lasciatemelo dire da qui. Dipingere Torino come una realtà mal amministrata non fa ridere e lo dico ai seguaci del comico che in questa città ha pensato bene di mettere un gruppo dirigente che ha fatto un atto blasfemo inqualificabile, la laicità è rispetto, non blasfemia", ha aggiunto.
FUORI DALLA PALUDE GRAZIE A CITTA' COME TORINO. "Qualcuno pensa che l'Italia sia la Wikipedia delle sfighe, qualcuno intimanente gode di una notizia negativa, c'è chi quando il Pil non va tanto su sembra quasi contento, c'è gente fuori di qui che pensa che il nostro futuro sia tutto negativo ed è molto facile giocare sulle paure delle persone. Qui quando il cambiamento è arrivato si sono tirati su le maniche, noi di fronte alle difficoltà cerchiamo di risolverle, altri gufano e tifano contro l'Italia. Noi stiamo portando l'Italia fuori dalla palude grazie all'esempio di città come Torino", ha aggiunto il premier durante l'incontro.
"C'è bisogno di una Torino che faccia la capitale, Torino è una capitale del cambiamento. Facciamo sì che sia sempre una sorpresa". "Torino è una sorpresa per molti di noi, per favore aiutateci a farla rimanere la più grande sorpresa tra le città italiane ed europee. Per Fassino auspico una mozione degli effetti e non degli affetti. Siate orgogliosi della bellezza della storia che state portando avanti, di una comunità che gioca sule possibilità del futuro e non della paura".
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