"Quanto puo cambiare Virginia Raggi per il progetto olimpico e se sono preoccupato? Non sono preoccupato perché siamo molto consci della validità del progetto, della trasparenza, siamo disponibili anche a capire se c'è qualcosa sul dossier che deve cambiare, ma nessuno ci ha mai fatto un appunto". Queste le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, la cui fiducia nel fatto che anche con l'eventuale arrivo al Campidoglio della candidata grillina i Giochi olimpici "si potranno fare" deriva anche da un sondaggio uscito oggi "e non certo commissionato da noi, è stata una sorpresa che la stragrande maggioranza dei romani siano a favore della candidatura olimpica. Parliamo tra otto anni, il 56% favorevoli e 21% tiepidamente favorevoli".
Su un eventuale referendum sulla candidatura, "non c'è nessun problema ad affrontare questo discorso, l'unica cosa che dico è che quando abbiamo iniziato questa avventura ci avevano detto che le regole erano altre, le abbiamo rispettate. Noi non abbiamo nulla in contrario, forse sarebbe stato giusto e meglio farlo all'inizio ma non c'è nessuna controindicazione a farlo". Il numero uno Coni non crede che gli sprechi fatti in occasioni di grandi manifestazioni sportive passate possano infulenzare le opinioni sulla candidatura: "Penso che c'è un retaggio di lavori e appalti non positivi, ma non riguardano il mondo dello sport che purtroppo è stato vittima e spettatore non protagonista". Malagò, infine, apre a un possibile ingresso di rappresentanti indicati dal M5S nel comitato promotore. Sicuramente questo avverrebbe, invece, se la città dovesse aggiudicarsi i Giochi nel settemebre 2017 sotto l' amministrazione grillina: "Sono tenuti a farlo. E' una delle cose indispensabili per la carta olimpica, non è un invito. Raggi sa perfettamente che fa parte dei doveri di primo cittadino".