Quello di domenica "non è un voto di protesta: è un voto di cambiamento"

Continuare a essere "chiari" e a "chiamare le cose con il loro nome" anche dopo una nottata difficile. Quello dei ballottaggi è un voto che conserva "ragioni di forte valenza territoriale", ma che rivela un "dato nazionale" chiaro: "c'è una vittoria molto netta del M5S che va chiamata con il suo nome". Matteo Renzi sceglie la più istituzionale delle stanze di palazzo Chigi (dopo aver accolto lo chef Massimo Bottura nella sala dei Galeoni) per commentare i risultati definitivi delle Comunali. Il premier ha guardato e riguardato la 'nuova' mappa dell'Italia consegnata alle pagine dei quotidiani dai ballottaggi.

La tesi rimane quello dello 'zapping elettorale', con i candidati più giovani a conquistare lo share, ma il voto in alcune città, ammette, "deve far riflettere il Pd". L'analisi politica, però, deve attendere. Il segretario Pd dà appuntamento alla direzione dem del 24 giugno per fare il punto su una situazione "più articolata e complicata di come appare". Serve "una discussione vera, franca e sincera – spiega – Se il segretario ha fatto bene o fatto male sarà argomento di discussione durante la direzione".

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