L'ex premier all'attacco dopo i risultati delle comunali

Massimo D'Alema chiede a Renzi di lasciare la guida del Pd e annuncia: "Al referendum voterò no". Lo ha detto l'ex premier in un'intervista al Corriere della sera, che ha parlato di "sconfitta" del Pd sottolineando che non si tratta di specifici eventi locali ma di "una tendenza generalizzata". Poi ci sono situazioni come Roma, in cui "la sconfitta assume dimensioni di disastro". "Serve una figura che si occupi del Pd a tempo pieno", aggiunge D'Alema, "il partito è stato volutamente lasciato senza guida, Renzi non convoca la segreteria, che pure è un organo totalmente omogeneo. Si riunisce solo con un gruppo di suoi amici". Matteo Renzi ha perso la sintonia "con la base e con il Paese. Una parte molto grande dell'elettorato di sinistra non si riconosce nel Pd, non lo sente come proprio, non si mobilita. Lui non si è limitato a rottamare un gruppo dirigente; sta rottamando alcuni milioni di elettori".

"Renzi – attacca D'Alema – è convinto di essere il Blair italiano. Ma Blair si circondò del meglio del suo partito, Blair era intelligente: capiva che doveva mettere insieme forze tradizionali con forze nuove in grado di attrarre. Se per attrarre 5 ne cacci 10, come si sta facendo, il bilancio è meno 5".

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