Il premier al summit Nato di Varsavia sottolinea: "Volete cambiare la riforma elettorale? Fatelo, è la sfida"
"Dai cambiala questa legge elettorale, così te lo votano il referendum". E' il primo ministro albanese Edi Rama a rivolgersi così a Matteo Renzi, in una pausa del summit Nato di Varsavia. Il premier italiano sorride mentre racconta l'episodio alla stampa. "Se uno che ogni giorno legge tre quotidiani italiani pensa che il referendum sia sull'Italicum – ammette – c'è qualcosa che non va, qualcosa ho sbagliato". La consultazione di ottobre "non è sulla legge elettorale, è su altro", chiarisce. La riforma riduce il numero dei senatori, taglia i costi della politica, ridimensiona i poteri delle Regioni, elimina il bicameralismo perfetto: certo. Ma prima di ogni altra cosa – è il ragionamento di Renzi – restituisce 'credibilità' alla politica e sta in questo il suo essere 'cruciale'. Chi vota 'no', è il refrain, decide invece di lasciare "le cose come sono".
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Prima di raggiungere – di buon mattino – lo stadio Narodowy, sede del vertice Nato, il premier ha letto "con interesse" l'intervista rilasciata da Carlo De Benedetti al Corriere della Sera. Anche il patron del gruppo 'L'Espresso' chiede una modifica all'Italicum per non essere "costretto" a bocciare la riforma costituzionale. Renzi coglie l'occasione, allora, per ufficializzare il ruolo che ha scelto di giocare in questa nuova partita sulla legge elettorale: siederà in tribuna e farà da spettatore. "Se ci sono i numeri – scandisce – uno la può cambiare con la procedura parlamentare. E' nella disponibilità del Parlamento". Detto questo, dice autoannunciando il proprio "silenzio stampa" sull'argomento, "io sulla legge elettorale non aprirò più bocca".
Il messaggio è chiaro, ed ha più di un destinatario. La minoranza Pd, certo, ma anche l'alleato Ap. Volete cambiare la legge elettorale? Fatelo, è la sfida. C'è chi vuole il premio alla coalizione, chi è contro i capilista bloccati, chi insiste sulle preferenze e chi le condanna come fossero il male assoluto, "auguri – è la sintesi – il Parlamento quello è". Il ballottaggio (così dicono i sondaggi) consegnerà palazzo Chigi al M5S? Sono avanti da mesi, ma modificare l'Italicum non è la strategia giusta per recuperare lo svantaggio. Non sarà quindi il Governo a giocare questa partita.
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