Marchionne apre le porte del quartier generale del 'Cavallino rampante'

L'Ue del dopo Brexit, l'emergenza migranti, la sicurezza, i dossier economici – dalla crescita alle flessibilità, dall'occupazione giovanile al rilancio degli investimenti. Dopo Ventotene, e in vista del vertice informale dei capi di Stato e di Governo di Bratislava, la 'nuova Europa' fa tappa a Maranello. L'occasione è il vertice intergovernativo Italia-Germania che Matteo Renzi ha voluto all'interno degli stabilimenti Ferrari, simbolo della modernità del Paese e fiore all'occhiello dal 'made in' Italy. Il vertice intergovernativo tra una delegazione di ministri italiani e i loro omologhi tedeschi è iniziato con l'arrivo del premier e della cancelliera Angela Merkel alla Casa museo Enzo Ferrari. Ad accoglierli i vertici di Fca e Ferrari John Elkann e l'amministratore delegato Sergio Marchionne insieme a Piero Ferrari, figlio del fondatore della casa automobilistico del cavallino rampante. Presente anche il presidente di Confidustria Vincenzo Boccia e il suo omologo della Bdi, l'associazione tedesca degli imprenditori, Ulrich Grillo.

Della nutrita delegazione fanno parte il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni con l'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier, il titolare del Viminale Angelino Alfano con l'omologo Thomas de Maizière, la ministra della Difesa Roberta Pinotti con il sottosegretario alla Difesa Ralf Brauksiepe, il titolare dell'Economia Pier Carlo Padoan che incontrerà Wolfgang Schaeuble, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda con l'omologo Sigmar Gabriel e il ministro dell'Infrastrutture Graziano Delrio,con il collega Alexander Dobrindt.

Sul tavolo "tanta" politica economica. La "linea comune" di rilancio del piano Juncker, la spinta a crescita e competitività dell'Ue attraverso investimenti pubblici e privati, gli strumenti a sostegno del mercato del lavoro. Avanti, poi, anche sul migration compact (con il piano di investimenti in Africa) e sulle politiche di difesa comunitaria. Rilanciare il futuro dell'Europa, quindi, senza però – inevitabilmente – dimenticare quanto avvenuto in Italia. La Germania si è detta "al fianco" del Belpaese dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Il piano 'Casa Italia' è ancora in via di definizione, ma Renzi ha 'avvisato' Bruxelles: "All'Europa diciamo che quello che serve per questa cosa lo prendiamo, punto", è stato il messaggio fatto recapitare dal premier alla Commissione Ue che si è detta disponibile a scorporare dal patto solo le spese a breve termine.

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