Il premier fa confusione sulla strage del 1944
Il premier Matteo Renzi, durante il dibattito con il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia alla Festa dell'Unità, inciampa sulla strage di Marzabotto, chiamandola "battaglia". I social non gli hanno perdonato l'errore e la polemiche riempono tuttora le pagine di Twitter e Facebook, dove viene paragonato a Luigi Di Maio, protagonista della gaffe sul Venezuela di Pinochet. Questo il passaggio contestato: “Lo dico all’Anpi, questo governo è orgoglioso di aver messo più soldi di qualsiasi altro governo, a tutela della memoria. Nel mio cuore c’è il 70esimo, vissuto a Marzabotto con Ferruccio e gli altri eredi di quella battaglia, perché voglio garantire che comunque la si pensi sul referendum costituzionale, quei valori sono anche i nostri”.
L'eccidio di Monte Sole – noto come strage di Marzabotto (perché era il comune più colpito) – fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, in provincia di Bologna. I morti furono 770.
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