"Stiamo lavoranto all'attivazione del Fondo di solidarietà europeo: è un lavoro importante che ci consentirà di accedere a delle risorse che saranno non meno di 3-4 miliardi, ma è una cifra assolutamente orientativa". Questo l'annuncio fatto dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto. "I danni che vediamo sono cospicui, ma paragonati con gli altri sismi non andremo lontano da queste cifre, anzi sono in difetto. Ma questo lo vedremo", ha concluso Curcio.
"La nostra priorità è quella di chiudere le tendopoli: ce lo chiedono tutti i giorni e lavoriamo perché ciò avvenga il prima possibile, perché il clima e il territorio non ci consentono di tenere la gente nelle tendopoli per 5 mesi come successo in passato", ha proseguito Curcio.
DECRETO POST-SISMA ENTRO 3 OTTOBRE. Nel corso della conferenza il commissario Vasco Errani ha poi fatto sapere che "il decreto sulla ricostruzione post-sisma sarà approvato dal Consiglio dei ministri non oltre il 2 o il 3 ottobre". Il decreto, ha spiegato ancora Errani, "prevederà un meccanismo di riconoscimento pieno dei danni del terremoto e dunque non ci troveremo in una situazione nella quale ogni anno dovremo discutere delle quote per il risarcimento". "La ricostruzione – ha continuato – avverrà all'insegna della legalità e trasparenza sul modello Expo". "Non faremo deroghe generalizzate. Dobbiamo dimostrare che non ricostruiamo nell'ambito di logiche specifiche ed emergenziali, perché sappiamo che questa non è la strada migliore. Serve una programma urbanistica per ricostruire i centri storici".
"Abbiamo avuto tantissime donazioni, con gli sms sono stati raccolti 15 milioni: anche qui faremo un open data per programmare gli interventi. Cercheremo di mettere questi fondi nella ricostruzione e non nel provvisorio. Sarà tutto controllabile man mano che i lavori andranno avanti", ha aggiunto Errani.
RICOSTRUIRE TUTTO COM'ERA PRIMA. "Ringrazio tutti e in particolare il commissario Vasco Errani per la dedizione che ha dimostrato. Dal terremoto si esce se c'è uno spirito forte di comunità. Questo messaggio porterà questo Paese a ricostruire quei territori com'erano, magari più belli di prima. Il nostro obiettivo è quello di riportare tutto come era prima e di dare una piena vicinanza alle realtà di quei territori", ha affermato durante il suo intervento il premier, Matteo Renzi.
"Il fatto che sia passato un mese, che fisiologicamente le luci dei riflettori si abbassino non toglie niente al dolore e al nostro dovere di farci carico delle nostre responsabilità". "Il percorso di questo mese è stato complicato", ha sottolineato il premier, "in questa pagina triste c'è stata una piena collaborazione". Sui danni, Renzi ha spiegato che "la stima è come minimo quattro miliardi, ma è tutto ancora da verificare".
"La misura fiscale che consente di intervenire nelle case per l'adeguamento sismico oltre che per l'efficientamento energetico sarà prorogata, chi potrà avrà l'ecobonus del 65% anche nel 2017", ha aggiunto il premier. Renzi ha poi invitato i cittadini a fare interventi per la prevenzione sismica: "Talvolta basta poco", ha detto, sottolineando che anche nell'ultimo sisma si è visto che "dove si era intervenuti la situazione era diversa".