Nessun evento, nessuna manifestazione ma solo una messa a suffragio delle vittime. Ad Amatrice, paese del Reatino distrutto dal terremoto dello scorso 24 agosto, si ricorda così, a distanza di un mese esatto, il violento sisma. Una messa nel campo sportivo vicino l'istituto Minozzi, alla quale hanno preso parte le autorità locali, il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, e il sottosegretario Claudio De Vincenti.
Dure e convinte le parole di monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti. "Non prevalgano interessi nella ricostruzione delle zone colpite dal terremoto un mese fa. Stiamo per essere consegnati nelle mani degli uomini. Più concretamente, nelle mani delle istituzioni che ci hanno assicurato che questi luoghi torneranno a vivere come e meglio di prima. Ma anche nelle mani di chi dovrà tradurre questo impegno senza lasciarsi fuorviare da altri interessi", ha ammonito Pompili come riferisce il Sir. "E soprattutto nelle nostre mani che non possono restare inerti o nostalgiche, ma debbono ritrovare l'energia e la voglia di ricostruire insieme. Soltanto così il soffio vitale che c'è in ognuno di noi tornerà a far risplendere il sole su questa terra. Ne sono un presagio i nostri ragazzi e i nostri bambini, ancorché intontiti e paurosi", ha osservato il vescovo di Rieti.
Dopo la messa ad Amatrice, è stata la volta di quella ad Arquata del Tronto, nella sala mensa della tendopoli del Borgo. La funzione qui è stata celebrata dal vescovo di Ascoli, Giovanni D'Ercole, alla presenza della presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, del Commissario per la ricostruzione Vasco Errani e del capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
GLI ASSISTITI E I SOPRALLUOGHI – Sono scese a 2527 le persone coinvolte nel sisma del 24 agosto e assistite nei campi e nelle strutture allestite allo scopo o presso gli alberghi. La protezione civile fa sapere che nella Regione Lazio sono assistite 688 persone. Sono, invece, 321 i cittadini ospitati presso gli alberghi messi a disposizione a San Benedetto del Tronto in attesa della realizzazione delle soluzioni abitative d'emergenza. Sono poi 90 le persone che hanno deciso di trasferirsi presso i MAP e le abitazioni del progetto CASE messe a disposizione nel comune dell'Aquila. Sono, inoltre, 110 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto. Nelle Marche sono alloggiate 764 persone, in Umbria sono assistite 407 persone mentre, in Abruzzo sono 147.
Intanto proseguono le verifiche di agibilità sugli edifici pubblici e privati. Nella giornata di oggi sono 148 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) e di esperti impegnate nelle verifiche di agibilità post-sismica; in campo anche 56 tecnici a supporto dei Comuni per la gestione delle richieste di sopralluogo. Per quanto riguarda gli edifici privati, sono finora 9191 le schede di valutazione compilate e acquisite che indicano 4276 edifici dichiarati agibili (quasi il 47%) e 530 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3065, invece, gli esiti di inagibilità (il 33%) mentre 1320 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili. Restano invariati i dati sui sopralluoghi per verificare l'agibilità di scuole e consentire di definire un piano degli interventi laddove le strutture non siano agibili.
RENZI: NON ASPETTEREMO PROSSIMO SISMA PER PIANGERE – Chiara in merito il premier Matteo Renzi, che ha parlato da Prato, dove si trovava per una iniziativa referendaria: "Se qualcuno pensa che dopo tre terremoti nel giro di sette anni io faccio una legge di stabilità in cui non consento ai sindaci di fare l'adeguamento antisismico nelle scuole, questo qualcuno non ha capito cos'è l'Italia. Vengono prima i nostri figli della burocrazia. Cosa facciamo: aspettiamo il prossimo terremoto, così piangiamo meglio?". "Amatrice la ricostruiremo più bella, la ricostruiremo lì, non ci saranno new town", ha sottolineato.