"Il dl è un provvedimento articolato e complesso, esaustivo per quanto possibile per la ricostruzione, una sorta di vademecum della ricostruzione. Si tratta di misure molteplici. Prevede uno stanziamento immediato di 200 milioni su un fondo per avviare subito le attività di ricostruzione. Sommate ad altre misure raggiungiamo oltre 300 milioni. L'ammontare di risorse messe in campo è però notevolmente più consistente: stimiamo 3 miliardi e mezzo per edifici privati e 1 miliardo per edifici pubblici". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti durante la conferenza stampa a palazzo Chigi, dopo l'approvazione del dl sul terremoto. Alla conferenza hanno preso parte anche il commissario alla ricostruzione Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
"Sono misure – ha spiegato – già previste nella legge di bilancio che approveremo. Nel decreto si fa esplicito riferimento alle singole misure di intervento messe in campo e l'esplicito collegamento con le risorse che la legge di bilancio".
RENZI: NON VI LASCEREMO SOLI. Matteo Renzi torna nelle zone colpite dal terremoto il giorno del via libera al decreto sulla ricostruzione post-sisma. La mattina per il premier inizia all'alba con il consiglio dei ministri e al termine l'annuncio in un tweet: "Approvato stamattina il decreto legge #terremoto. Avevamo promesso: non vi lasceremo soli. E così faremo. Tutti insieme". Il presidente del Consiglio vola poi nelle Marche a Casette d'Ete per visitare l'azienda Tod's di Diego della Valle, che aprirà una fabbrica ad Arquata, uno dei centri più colpiti della regione. "Grazie alla Tod's che apre una fabbrica ad Arquata e dà il segnale che anche il privato può dare una mano. Chi da queste terre ha conquistato il mondo non dimentica la forza delle radici e trovo questa cosa meravigliosa", ha detto Renzi al termine della visita. "Quello che abbiamo fatto ad Arquata per noi è normale. Siamo molto legati a questa terra che ci ha dato tanto" ha aggiunto Della Valle. Sul dopo terremoto Renzi comunque ha ricordato: "Ci vorranno anni per ricostruire ma ce la metteremo tutta".
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