Il premier torna poi sul caso Israele-Unesco: "La decisione della Farnesina su Gerusalemme è da ridiscutere"

"Le misure della legge di stabilità non cambiano" perché non "cambia la sostanza della Legge di bilancio". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, oggi a Bruxelles per il Consiglio europeo. L'Italia, ha ribadito il premier, "non chiede la flessibilità" ma richiede "le circostanze eccezionali per terremoto e immigrazione". E poi una battuta sui rapporti con Berlino. "L'Italia a testa alta – ha detto – non è una postura muscolare, ma serve ad Europa". Con la Germania "abbiamo un ottimo rapporto, ma come quando accade tra amici, su molte cose non siamo d'accordo".

Dalla capitale belga, Renzi è poi tornato sul caso Unesco-Israele, dopo che l'agenzia dell'Onu ha adottato una risoluzione sostenuta dai Paesi arabi sulla protezione del patrimonio culturale di Gerusalemme, in cui si prevede, tra le altre cose, di mantenere unicamente il nome islamico per il complesso religioso di Al-Aqsa. Documento su cui l'Italia si è astenuta, sollevando le critiche del governo israeliano. "Ho detto che avrei parlato con il ministro Gentiloni. Cosa che ho già fatto, ha dichiarato Renzi, che poi ha aggiunto: "Il principio è che secondo me non si può negare l'origine e il senso di quel meraviglioso scrigno che è Gerusalemme". 

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