"Condivido il grido di dolore che arriva dai sindaci esposti in prima linea sul terremoto e che protestano perché alcune cose non vanno. Nell'imminente decreto legge annunciato dal presidente del Consiglio inseriremo norme straordinarie per i beni culturali. Certe regole troppo vincolanti sono nemiche della necessaria velocità". Lo afferma il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, in materia di interventi di salvaguardia e recupero del patrimonio culturale nelle aree colpite dal terremoto, aggiungendo, in una intervista al Corriere della Sera, che "nascerà la soprintendenza unica speciale per il terremoto: occorre un interlocutore unico anche nella prospettiva della ricostruzione. Sveltiremo tutto".
"I Comuni, le soprintendenze, la Protezione civile potranno agire subito -spiega il ministro- con una chiamata diretta del direttore dei lavori e di una ditta per interventi immediati. In Italia viviamo in un paradosso: la scelta discrezionale è sinonimo di corruzione. Anche sotto terremoto e di fronte a un crollo, e per spese sotto i 20.000 euro, occorre una gara per il progettista, una seconda per l'impresa. Di qui il decreto legge". Alla domanda su cosa sarà fatto per prevenire la corruzione, Franceschini risponde poi che "tutti sono chiamati a un'assunzione di responsabilità. Se mai ci fossero casi di corruzione, verranno perseguiti. Ma la situazione è straordinaria. Ci sono segnalazioni di danni a 5.000 beni vincolati. Trecento tra architetti, tecnici e funzionari sono mobilitati dal 24 agosto, e cento di loro vengono da fuori sede, lavorano tutti anche sedici ore al giorno e c'è il problema dell'indennità di trasferta da risolvere. Avremo strumenti nel decreto".