Il premier contro Bersani: "Parlo ai teorici della ditta quando ci sono loro e dell'anarchia quando ci sono gli altri"
Arrivato alla Leopolda per l'intervento conclusivo, accompagnato dai figli e dalla moglie Agnese, il premier Matteo Renzi è stato accolto da un black out di qualche minuto, complice il forte temporale. "E' stato organizzato come un castigo divino per le cose che avete detto in questi giorni. Il fulmine ci ha colpito", ha scherzato il segretario del Pd aprendo il suo intervento, una volta superata l'emergenza.
DERBY FRA CINISMO E SPERANZA. Come previsto, parte del discorso conclusivo del premier è dedicata al referendum del 4 dicembre. "Dobbiamo scegliere tra essere patria del Gattopardo o dell'innovazione", spiega Renzi, aggiungendo che £è un derby tra cinismo e speranza, nostalgia e proposta, tra oggi e domani". E, ancora una volta, una stoccata a D'Alema: "Massimo D'Alema dice 'noi l'avremmo fatta meglio'. E perché non l'hai fatta in questi anni allora?". Per Renzi il 4 dicembre è "l'ultima occasione" per la vecchia classe dirigente "per tornare in pista. E' tutto lì, lo sanno anche i bambini, quale articolo 70!. Questi sono quelli che dicono di No: Ciriaco De Mita, Massimo D'Alema".
QUELLI CHE VOTAVANO SI'. C'è chi ha votato tre volte la riforma costituzionale e poi diventa il capo del comitato del No del proprio partito… Ogni riferimento a Renato Schifani che ha fatto la stessa cosa in Forza Italia". Così, alludendo a Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi nell'intervento conclusivo della Leopolda 7. Alle parole di Renzi dalla platea qualcuno ha gridato "Fuori Bersani" e, di rimando Renzi: "Esatto, Schifani".
"Bernie Sanders sostiene Hillary Clinton alle primarie. Parlo ai teorici della ditta quando ci sono loro e dell'anarchia quando ci sono gli altri". Così Matteo Renzi nell'intervento conclusivo della Leopolda 7 con riferimento al No al referendum da parte di una parte della minoranza Pd guidata da Pier Luigi Bersani. Dopo le parole di Renzi sulla minoranza Pd, la platea si è alzata in piedi e ha gridato all'indirizzo della sinistra Dem "Fuori, fuori".
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