"Non è questione di Sanders: qui si stanno facendo delle regole, non un presidente"
"Renzi ha certa natura che lo porta ad un eccesso di semplificazione, c'è poca umiltà, non si mette l'orecchio a terra. Non puoi avere una narrazione che passa sopra le teste. Lui ha grande energia, orientata meglio sarei il suo primo sostenitore". Lo ha detto a 'Politics' su Rai3 Pierluigi Bersani, ex segretario del Pd. E in merito al coro 'fuori, fuori' gridato da un gruppo di simpatizzanti alla Leopolda: "Le scuse di Renzi? Se non gli sono venute in quel momento… Va' dove ti porta il cuore".
DENTRO E FUORI. "Io sono lì a dire 'dentro, dentro', se poi c'è un segretario che dice 'fuori, fuori'… Io non credo che sia Renzi il mandante di quel coro, ma il clima è quello lì. Ci dice che vogliamo tenere le poltrone, ma guardate chi l'ha lasciata la poltrona e chi l'ha presa. Non può esserci un partito di sinistra dove c'è la sudditanza e l'arroganza".
PARAGONE SANDERS. "Qui – ha detto Bersani – non è questione di Sanders: qui si stanno facendo delle regole, non un presidente. Se Renzi dice così fa una personalizzazione imperdonabile".
FOGLIETTO ITALICUM. "Ma un governo che ha in mano tutto: pensa di risolvere la questione con un foglietto così? Quel foglietto dice due cose: mi tengo le mani libere e 'state sereni'. Io no, non sto sereno".
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