"Il voto anti-sistema è un dato di fatto" dice il premier a Radio Monte Carlo

"Il voto anti-sistema è un dato di fatto: c'è. Io ho 41 anni, il sistema non credo di rappresentarlo con il mio governo, lo rappresentano quelli che se ne sono fregati per 20 anni e che vogliono restare in politica". Così il premier Matteo Renzi intervistato a Radio Monte Carlo.

L'antisistema a questo referendum è rappresentato da "quelli che difendono i rimborsi dei consiglieri regionali, i super stipendi dei senatori, i professoroni che criticano la riforma o chi cerca di cambiare il Paese", ha aggiunto il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Monte Carlo. "Se vince il 'sì' ci saranno meno posti e poltrone nella politica, sarà abolito il Cnel e le competenze tra Stato e Regione saranno più chiare: l'Italia diventa più semplice. Questo non vuol dire che non ci saranno difficoltà ma si affronteranno in modo più semplice", ha aggiunto Renzi rispondendo a un'ascoltatrice che chiedeva cosa cambierà nel caso il 4 dicembre vincesse il 'sì'. In caso contrario, invece, ha proseguito il premier "se vincerà il 'no', tutto resterà come è ora: Camera e Senato rimarranno a fare le stesse cose; hanno maggioranze diverse e questo crea instabilità, crea inciuci e accordicchi".
 

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