"Il Senato continuerà a essere eletto dai cittadini. La Costituzione non dicliplina l'elezione del Senato perché non è in Costituzione: va fatta la legge elettorale sul nuovo Senato. Il Pd ha una sua proposta di legge, ma non può discuterla prima che sia approvata la riforma costituzionale. E la proposta è quella della minoranza Pd: è la proposta Chiti". E' l'assicurazione del premier Matteo Renzi, intervistato da Repubblica Tv, che rilancia: "voglio che sia chiaro, chi vuole bloccare la casta ha in mano una matita domenica. Se poi gli italiani dicono no, preparo i pop corn per vedere in tv i dibattiti sulla casta". Cosa farà quindi il premier dopo il referendum sulla riforma costituzionale? "Se ho sbagliato tra dicembre e gennaio sulla personalizzazione, non è il caso che lo rifaccia adesso. Io ho le idee molto chiare e non è detto che le debba condividere qui. Se ho sbagliato prima, e me lo avete detto tutti, non è il caso che lo ripeta: errore è umano, perseverare è diabolico. Che ci siano conseguenze sul governo è evidente, ma non tocca a me dirlo. Sebbene la mia nota autostima, io non ho difficoltà a riconoscere che il mio governo è molto meno importante della riforma della Costituzione: è un passaggio storico". "Cosa faccio io non interessa ai cittadini”, ha sorttolineato Renzi.