In passato le esperienze con la governatrice del Lazio Renata Polverini e l'ex sindaco Gianni Alemanno

Quarantaquattro anni e una carriera lunghissima per Raffaele Marra, capo del personale del Comune di Roma e braccio destro del sindaco Virginia Raggi, finito in manette oggi con l'accusa di corruzione. Un nome mai andato giù al movimento cinque stelle, che gli contestava le esperienze con la governatrice del Lazio Renata Polverini e l'ex sindaco capitolino Gianni Alemanno.

Classe 1972, tre lauree, Marra ha iniziato a lavorare nel 1997 nella guardia di finanza, come comandante della tenenza dell'aeroporto di Fiumicino, ruolo che ricopre fino al 1999. Nel 2001 è comandante di aeromobile e del relativo equipaggio. Nel 2006 entra nel Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura come direttore del servizio affari generali; dopo due mesi passa all'Unire come direttore nazionale dell'area galoppo: il segretario è Franco Panzironi, ex braccio destro di Alemanno ed ex dg dell'Ama, poi coinvolto in mafia capitale.

L'ingresso nel comune di Roma risale al 2008. Con un ordinanza firmata dal sindaco Alemanno il 26 ottobre 2009 diventa direttore ad interim del dipartimento patrimonio e della casa, e poi direttore dell'ufficio extradipartimentale politiche abitative e delle unità operative correlate 'assegnazioni' e 'gestione eventi emergenziali', con le ordinanze del 25 giugno 2008 e 23 ottobre 2009. E' questo il periodo sotto la lente di ingrandimento dei magistrati capitolini. 

Nel 2010 ricopre l'incarico di consulente esperto in materia economica e finanziaria del direttore generale della Rai. Nel 2011 è direttore della direzione 'coordinamento funzioni di emergenza di ordine e sicurezza urbana' e dell'unità 'coordinamento funzioni di emergenza' del gabinetto del sindaco. Nel 2011, e fino all'aprile 2013, ricopre il ruolo di direttore della direzione organizzazione, personale, demanio e patrimonio della Regione Lazio. Poi rientra a Roma Capitale con vari incarichi, a partire da quello di direttore del dipartimento partecipazioni e controllo gruppo Roma Capitale – sviluppo economico locale, poi direttore dell'ufficio di scopo denominato 'definizione del modello e degli strumenti di cooperazione con le associazioni dei consumatori' e, con la parentesi di un periodo di aspettativa dal 2014 al 2016 per il dottorato di ricerca, a capo della direzione reperimento.

Nella passata amministrazione, in cui il M5s era all'opposizione, Marra inizia ad avvicinarsi a Virginia Raggi. E quando lei diventa sindaca lo vuole con sé, dandogli il ruolo di vice capo di gabinetto vicario di Frongia (ora vicensindaco). Una nomina che non va giù a parte del Movimento, tanto che Raggi gli toglie le funzioni vicarie.

Le polemiche però non si fermano, capitanate dalla deputata Roberta Lombardi. E Marra lascia il gabinetto del sindaco per passare alla direzione del dipartimento organizzazione e risorse umane. Nel 2015 ha guadagnato, come indicato sul sito del Comune, 114.400,81 euro. Guai anche per altri membri della famiglia: il fratello, Renato, è stato nominato alla direzione turismo del Campidoglio, il Codacons presenta un esposto: l'Anac e la procura di Roma aprono un'indagine.

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