La votazione si è resa necessaria a causa di un blitz del M5S

Il Senato approva i presupposti di necessità e urgenza del decreto Mps o salva-banche, accogliendo così il parere della commissione Affari costituzionali.

La votazione si è resa necessaria a causa di un blitz del M5S.  Non essendo stata raggiunta l'unanimità nel voto in commissione Affari costituzionali sulla calendarizzazione urgente del provvedimento, il M5S ha approfittato di un articolo del regolamento che consente a chi raccoglie almeno 30 firme di chiedere la votazione in Aula. I Cinquestelle hanno raccolto 32 firme, di conseguenza la discussione di questa mattina.

"Vogliamo denunciare il fatto – spiega Giovanni Endrizzi autore dell'iniziativa – che il governo Renzi non è intenzionalmente intervenuto su Mps durante i referendum e questo ha causato grandissimi danni al sistema Paese". Nel frattempo è stata presentata la remissione in Aula dei presupposti di costituzionalità sul Decreto Legge MPS. La maggioranza teme di subire le assenze date dal fatto che in aula erano previste soltanto votazioni su alcune mozioni. Il Partito Democratico ha inviato ieri sera un messaggio a tutti i senatori: "La votazione si terrà domani mattina.
Pertanto la presenza è obbligatoria senza eccezione alcuna anche del governo dalle ore 9.30", si legge.

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