"Non si può gestire la crisi migratoria come problema numerico, economico o di sicurezza" ha sottolineato Francesco

"L'Unione Europea ha bisogno di riscoprire di essere comunità di persone e popoli, consapevoli che il tutto è più della semplice somma". Lo ha detto Papa Francesco parlando ai 27 capi di Stato e di Governo incontrati in Vaticano. "La solidarietà, antidoto ai moderni populismi, implica la capacità di ciascun membro di solidalizzare con l'altro. Così oggi noi piangiamo con il Regno Unito".

 "Non si può gestire crisi migratoria come problema numerico, economico o di sicurezza. Pone una domanda più profonda, culturale. Quale cultura propone l'Europa oggi? La paura trova nella perdita di ideali la sua causa più radicale" ha aggiunto. "L'Europa trova speranza quando non si chiude nella paura – ha ricordato il Pontefice – e investe nello sviluppo e nella pace. La sua è sempre stata un'identità dinamica e multiculturale".

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