Il presidente emerito della Repubblica: "All'Italia spetta ruolo decisivo"

Milano, 8 apr. (LaPresse) – "Ancor oggi, per il superamento degli attuali squilibri in seno all'Unione europea non si vede altra via che quella di un'integrazione più stretta, necessariamente differenziata". Lo ha scritto il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un intervento pubblicato sul quotidiano 'La Stampa' per ricordare Nino Andreatta a dieci anni dalla sua morte. "L'approvazione unanime della Dichiarazione di Roma del 25 marzo – ha aggiunto – ha rappresentato un non trascurabile successo di immagine e politico, grazie a uno sforzo di prudenza conciliativa, che lascia tuttavia aperte serie incognite e difficoltà per lo sviluppo nel prossimo futuro di un'integrazione più stretta come valore e obiettivo-chiave del progetto europeo".

 "Occorrerà dunque – ha ragionato Napolitano – ancora molta capacità di meditata iniziativa da parte dei governi e delle forze politiche di più forte impegno europeistico e da parte delle istituzioni dell'Unione, in particolare di quelle che, per loro natura sovranazionale, costituiscono il perno di un'Europa comunitaria. E all'Italia indubbiamente spetta in tale situazione esercitare un ruolo decisivo, insieme agli altri grandi Paesi fondatori. Per fare al meglio la nostra parte, è densa di insegnamenti la riflessione sull'esperienza vissuta in momenti cruciali del processo di integrazione. E qui vorrei collocare l'omaggio che desidero rinnovare alla figura di Nino Andreatta, artefice tra i maggiori dell'apporto di pensiero e di energia politica dell'Italia alla costruzione europea", ha concluso il presidente emerito della Repubblica.
 

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