Continua la polemica sui rapporti tra organizzazioni e scafisti. la portavoce di Frontex: Smantellare il business
Continua la polemica sulla vicenda delle ong che compiono salvataggi nel Mediterraneo, accusate dal 5 Stelle Luigi Di Maio di collusione con i trafficanti di uomini. Una tesi avallata dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, sostenuto a livello governativo anche dal ministro degli Esteri Angelino Alfano. E dopo la netta presa di posizione del presidente del Senato Pietro Grasso che ha invitato lo stesso Di Maio a studiare di più, oggi dalle pagine del Corriere della Sera interviene anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, candidato alle primarie del Pd: "Quando ho ascoltato quelle dichiarazioni sulle Ong sono davvero rimasto senza parole. Si vede che anche Alfano, sotto sotto, vuole iscriversi alla competizione tra chi riesce ad allearsi con Di Maio e col M5s", ha commentato accusando il collega di sostenere il fronte populista. "Ci sono delle indagini in corso e tutti, a cominciare dal governo, devono sostenerle e attenderne l'esito. Se Alfano ha voluto dare delle sue valutazioni di carattere socio-politico sulle ong, certo, non è una cosa di poco conto. Inoltre, le cose di cui ha parlato ricadono nella sfera del ministro dell'Interno, non nella sua. Non si capisce però come mai Alfano non ha parlato prima, quando il ministro dell'Interno era lui", ha aggiunto il Guardasigilli ricordando che "Che Salvini avesse deciso di soffiare sul fuoco delle paure della gente sull'ondata migratoria lo sappiamo da anni. Ora abbiamo scoperto che lo fanno anche Di Maio e i Cinquestelle. Ma che s'iscrivesse a questo fronte populista anche Alfano, che pure guida una forza politica che nella maggioranza ha sempre difeso la linea del governo sull' immigrazione, be', questo non l'avevamo certo messo in conto".
Sul caso è intervenuta anche la portavoce di Frontex Izabella Cooper convinta che salvare vite in mare sia "un obbligo internazionale. I trafficanti libici si approfittano di questo obbligo. Frontex non ha mai formulato accuse contro le ong, abbiamo solo parlato del fatto che negli ultimi due anni è cambiato il modo in cui operano i trafficanti libici". "La situazione del Mediterraneo centrale – prosegue sulla Stampa – è quella che ci preoccupa di più. Dall'inizio dell'anno sono già arrivati 36mila migranti, il 43 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso". Frontex rileva che "per quanto riguarda i flussi dalla Libia il modus operandi negli ultimi due anni è cambiato. Se prima sui gommoni da dieci metri mettevano 90 persone, ora si arriva a 160-170; la qualità di questi gommoni è significativamente peggiorata, la gomma è molto più sottile; sono importati dalla Cina e questo indica un grossissimo business transnazionale; è diminuita la quantità di combustibile".
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