Pronta una petizione e il 17 giugno Cgil in piazza a Roma contro la nuove norma
"Faremo appello a Mattarella, qui c'è stata una violazione della Costituzione e il presidente è il garante della Carta". Lo dice la segretaria Cgil Susanna Camusso commentando la vicenda dei voucher, annunciando una petizione a difesa della democrazia e poi l'organizzazione il 17 giugno di una manifestazione a Roma.
E, se necessario, il ricorso alla Corte Costituzionale. "Per la prima volta nella storia repubblicana – attacca – si assiste alla sottrazione ai cittadini di uno strumento previsto dalla Costituzione. Più di tre milioni di cittadini avevano firmato per un referendum che poi è saltato perché le norme su cui era stato chiesto sono state abrogate. Ma ora quelle stesse regole sono riemerse. Questo è un vulnus democratico, uno schiaffo ai cittadini"
I nuovi voucher, sottolinea, rappresentano "un contratto in senso commerciale, non un contratto di lavoro. Non c'è traccia né di diritti né di tutele. Niente riposi, malattia, maternità. Le sembra un rapporto di lavoro quello in cui il prestatore non può difendersi da eventuali abusi?". Rispetto a quella con i vecchi voucher, la situazione con quelli nuovi appare "uguale. In alcuni punti addirittura peggio", aggiunge.
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