"Le dimissioni di Raggi solo in caso di condanna", dichiara l'esponente M5S
"Lo decideranno gli iscritti col voto on line su Rousseau". Così Luigi Di Maio (M5S) risponde a Repubblica in merito a un suo ruolo nella futura legislatura. E sui tempi delle 'primarie' Cinquestelle per decidere il candidato premier, aggiunge: "Se le elezioni saranno a ottobre la road map cambia. Non abbiamo problemi a fare tutto entro l'estate". La rosa dei ministri? "Deciderà il candidato premier. Una cosa è certa: presenteremo una squadra di altissimo livello prima delle elezioni. Sfido i partiti a fare altrettanto". Il deputato Cinquestelle parla anche della composizione del Parlamento in caso di vittoria del Movimento di Beppe Grillo: "Puntiamo a superare il 40%, che col sistema tedesco ci permetterà di governare da soli. Quindi ci saranno tantissimi nuovi cittadini eletti in Parlamento". E per scegliere chi di senatori e deputati si potrà ricandidare alla prossima tornata elettorale, Di Maio spiega che "ci saranno le parlamentarie on line". La disponibilità del pm Nino Di Matteo a un possibile ruolo in politica è infine giudicata "una buona notizia".
NO A DIMISSIONI RAGGI. "No. Il nostro codice etico vale per tutti gli eletti e prevede le dimissioni in caso di condanna in primo grado". Di Maio interviene sulla possibilità che il sindaco di Roma Virginia Raggi resti anche in caso di condanna. "Abbiamo sempre detto: la giustizia faccia il suo corso. Oltre alle decisioni dei giudici, ci sono i principi morali, etici e di opportunità politica di cui bisogna tenere conto di volta in volta. Un politico accusato di fatti gravi, come la corruzione, davanti a elementi sostanziali deve fare un passo indietro anche con un semplice avviso di garanzia e molto prima che arrivi una sentenza. Questo vale per gli altri partiti come per noi. Ma un avviso di garanzia per un atto dovuto è una cosa diversa", aggiunge il deputato Cinquestelle. E alla richiesta di precisare se questo per lui significhi che il falso e l'abuso d'ufficio di cui è accusata la sindaca siano atti dovuti, Di Maio replica: "No, sto dicendo che in questo caso stiamo parlando di una firma sotto a un foglio e nel caso specifico è ovvio che si indaghi".
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