Sala: Accordo impossibile con Pisapia, Renzi un po’ indisponente

"Resta da capire se questo suo modo d'essere fa arrabbiare solo i compagni di viaggio della politica, o anche gli elettori"

Tra Renzi e Pisapia, "sto col Pd". Così il sindaco di Milano Beppe Sala in un'intervista al Corriere della Sera. "Non si arriverà a nessuna intesa tra Pd e Insieme prima delle elezioni", aggiunge, "lo dico con rammarico, ma vedo qualcosa che si avvicina molto a un'ostilità. Non sarebbe logica; ma il sentimento è questo". Il motivo per cui è impossibile un'alleanza vasta di centrosinistra "in parte è legato alla personalità di Renzi. Ma onestamente non ho visto segni di convergenza. Ho sentito buone idee, in entrambi i campi. Ripeto: io sto col Pd". Il segretario dem, spiega Sala, "io lo apprezzo, perché non è afflitto dalla tipica voluttà della sconfitta che caratterizza la sinistra italiana. Le primarie gli hanno dato ragione, e le primarie si rispettano. Detto questo, Renzi è un po' indisponente. Lo sa anche lui. Resta da capire se questo suo modo d'essere fa arrabbiare solo i compagni di viaggio della politica, o anche gli elettori. Lo vedremo presto, alla resa dei conti. Io all'assemblea dei circoli Pd, con la libertà di uno che non ha la tessera, mi sono sentito di fargli presente che le amministrative sono state un campanello d'allarme".

"Non vedo – dice Sala – Renzi che prima del voto annuncia: il candidato premier non sono io. Sono certo che Renzi covi l'ambizione di essere lui; e se così non fosse, bisogna capire chi rimane in campo. Non è facile fare il presidente del Consiglio avendo una forte personalità come Renzi alla segreteria Pd. Se sei troppo morbido ti considerano debole; ma se sei troppo forte rischi di spaccare. Renzi è tutto fuorché stupido, queste cose le sa meglio di me". Quanto a Gentiloni, "a lui va la mia riconoscenza da italiano. Non penso sia troppo morbido. Ma un conto è fare un anno; non so se riuscirebbe a reggere un mandato lungo, con Renzi che lo incalza il mattino, il pomeriggio e la sera". "Ho sempre votato a sinistra – confessa Sala -. Il primo voto l'ho dato ai repubblicani, poi ho avuto il mio innamoramento per i radicali. Quindi ho votato per gli antesignani del Pd".