A "Ore nove" il segretario Pd attacca lo sciopero dei trasporti, parla di antimafia, di centrosinistra e di Consip

"Credo che dovremmo fare una riflessione seria sull'immigrazione: chi dice che lo Ius soli rovina l'Italia non si rende conto che si tratta di una legge di civilta che non ha nulla a che fare con la sicurezza. Ma allo stesso tempo dobbiamo porre un tetto massimo di persone da accogliere". Matteo Renzi apre così la rassegna stampa di 'Ore Nove' ribadendo che "noi dobbiamo salvare tutti, ma non possiamo accogliere tutti i migranti che arrivano". E Renzi ricorda i termini precisi della questione a proposito di sbarchi e accoglienza: "La posizione dell'Ue, ho visto anche il dibattito di Emma Bonino, non dipende dalla scelta dell'ultimo governo ma da un regolamento di Dublino poi modificato e reso forte nel 2013 che decide che chi arriva in Ue va accolto dai singoli paesi di primo approdo. Nel 2015 abbiamo fatto un accordo perché anche altri paesi Ue potessero farsi carico ma è rimasto sulla carta".

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Renzi ha poi affrontato il tema del codice antimafia approvato al Senato dovrà tener conto delle osservazioni di Raffaele Cantone nell prosieguo del suo iter parlamentare. Il segretario del Pd ne ha parlato durante la rassegna stampa: Credo che nel passaggio alla Camera il Pd terrà conto delle considerazioni poste da Raffaele Cantone al codice antimafia e dal procurazioen Canzio". 

Continuando la lettura dei giornali, l'ex premier si è soffermato sullo sciopero dei trasporti pubblici di ieri che ha messo in ginocchio tutte le grandi città italiane: "Le microsigle sindacali non possono bloccare una città e il Paese. Dobbiamo farci sentire su questo, durante il governo dei mille giorni abbiamo fatto tante cose ma questo no, non si può continuare così – ha aggiunto – Essere di sinistra significa stare dalla parte dei cittadini e non delle microsigle sindacali"

Quanto alla questioni interne al centrosinistra, Renzi ha chiesto di prenderle con una certa "leggerezza": "Non c'è una congiura nel Pd, invito tutti alla tranquillità e alla leggerezza. In direzione si è discusso di molte cose, ma se passiamo i prossimi 10 mesi a parlare di alleanze e coalizioni ci prendono per matti. Dobbiamo parlare di lavoro e di cose concrete che i cittadini possono capire. Dobbiamo parlare di lotta alla diseguaglianza di genere, che è qualcosa dentro la vita delle persone come gli asili e i vaccini e dello sforzo di cambiare l'agenda del paese – ha aggiunto – Non voglio parlare di alleanze e coalizioni che riguardano un ceto politico legittimo".

Renzi si è soffermato anche sul tema dell'inchiesta Consip: "Non è una novità che ci sia un tentativo di lotta nei miei confronti perché sembra che un pezzo delle istituzioni abbia fabbricato prove false contro di me quando ero presidente del Consiglio. Il punto non sono le perquisizioni a casa di qualcuno ma se ci sia stato un pezzo delle istituzioni che ha fabbricato prove false contro l'allora premier".

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