L'ex premier replica al presidente Eurogruppo: "Pregiudizi anti-italiani. Di austerity si muore"
"Questa non è una decisione che una nazione può prendere da sola. Nell'unione monetaria ci siamo insieme e la mia idea è sempre che bisogna attenersi alle cose che abbiamo concordato". Così Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, rispondendo a chi gli chiedeva un commento in merito all'idea di Matteo Renzi di mantenere il deficit italiano per cinque anni al 2,9% del Pil. "Se uno vuole cambiare le regole, va bene. Possiamo sempre avere un dibattito aperto e abbiamo fatto questo discorso l'anno scorso, durante la presidenza olandese ad Amsterdam", ha detto il politico olandese all'entrata dell'Eurogruppo, "sono sempre aperto a parlare dell'efficacia e dell'efficienza delle regole, ma non possiamo unilateralmente dire 'le regole per me non valgono' quest'anno o per i prossimi cinque anni".
L'Italia ha "una battaglia aperta" con il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, definito "l'olandese che diceva che gli italiani spendevano i soldi della flessibilità in donne ed alcool". Lo sostiene il segretario del Pd, Matteo Renzi, in diretta a Radio Montecarlo. "Io gli speigai che le donne noi non le paghiamo, a differenza di alcuni di loro", ha continuato Renzi, secondo cui "in Europa ci sono persone che hanno pregiudizi". E' vero che "noi dobbiamo ridurre il debito pubblico, ma di fiscal compact e di austerity si muore", ha aggiunto il segretario dem.
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