Il Cav: Col Pd nessuna alleanza né prima né dopo il voto
Nessuna riedizione del patto del Nazareno, Silvio Berlusconi chiude a un possibile asse col segretario dem Matteo Renzi. "Non c'è nessuna probabilità di un governo Berlusconi-Renzi. Non ritengo possibile e neppure desiderabile una collaborazione con lui e con il Partito democratico. Né ora né dopo le elezioni", assicura il leader di Forza Italia in un'intervista al Mattino. Di Più: "L'alleanza con la Lega non è mai stata in discussione, abbiamo lo stesso programma", rimarca il Cav, "il mio obiettivo è vincere, non fare accordi al di fuori del centrodestra". Ancora: "Io voglio vincere le elezioni non grazie a una legge elettorale distorsiva, ma in forza di una legge che assegni il governo alla maggioranza vera degli italiani. Il centrodestra unito con il proporzionale vince".
Ma i proplemi per il segretario dem più che con l'opposizione sono interni al partito e dentro la maggioranza di governo. "Nessun isolamento. La linea del Pd è solida e unitaria. Il segretario è stato eletto alle primarie col 70%. Questa discussione tra correnti non la vedo. Ne vedo una sui contenuti e la minoranza fa il suo mestiere", cerca di rassicurare il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio in un'intervista a Repubblica, "la discussione è importante e legittima ma le divisioni, il rancore personale, l'accanimento che vedo contro Renzi non aiutano nessuno. Non ha aiutato la sinistra la personalizzazione contro Berlusconi, non l'aiuta oggi ragionare per veti".
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