Il presidente della Repubblica in Valtellina a 30 anni dall'alluvione che causò 53 morti
Gli incendi di questi giorni "che divampano in tante regioni" e spesso "sono il risultato di azione di criminali da punire con forza e determinazione e con grande severità". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia ufficiale al Memoriale di Aquilone, la frazione di Valdisotto (Sondrio), a trent'anni dall'alluvione in Valtellina che provocò 53 morti.
E rivolgendosi ai cittadini delle regioni colpite dal terremoto degli ultimi tempi, il capo dello stato li ha rassicurati: "Devono essere certi che non lasceremo mai soli ad affrontare le grandi difficoltà della ricostruzione e della riorganizzazione della vita sociale. Il legame di carattere umano che precede ogni scelta politica istituzionale è parte di quella unità del nostro paese che la Costituzione pone saggiamente tre valori fondamentali e supremi".
In occasione della commemorazione delle vittime dell'alluvione il Presidente ha aggiunto: "Non possiamo nè dobbiamo dimenticare le foto ci ricordano quanto avvenuto e ci commuovono, particolarmente quelle dei bambini. Un paese, una società solidale non dimentica chi ha perso la vita in circostanze così sconcertanti. Non vi è vera ripresa senza un protagonismo delle persone, senza una partecipazione larga al lavoro comune".
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