Intervista alla candidata M5S "spodestata" a Genova sulle regole per le primarie: "Su entrambi mie denunce per diffamazione"
"Siamo sicuramente di fronte a una norma ad personam perché sanno che c'è una situazione che pende su Di Maio". Marika Cassimatis (nella foto), ex candidata sindaco M5S a Genova poi spodestata da Beppe Grillo, commenta così a LaPresse le regole per i candidati premier del Movimento 5 Stelle. Le norme, pubblicate sul blog di Beppe Grillo, ammettono anche gli indagati vale a dire coloro che "siano a conoscenza di indagini e procedimenti penali ai quali verrà richiesto un certificato ai sensi dell'art. 335 del codice di procedura penale" (che parla dell'iscrizione nel registro delle notizie di reato).
D. Fu lei a denunciare, fra gli altri, anche Luigi Di Maio…
R. Sì, su Di Maio c'è un giudizio pendente per una mia denuncia per diffamazione. Denunciai anche Alessandro Di Battista.
Come giudica questa nuova apertura del Movimento?
Siamo di fronte a una norma ad personam, pensata apposta per Luigi Di Maio.
Si pone un problema di supremazia all'interno delle regole del M5S?
Occorre capire quale norma prevalga. L'ordine dovrebbe essere: Non Statuto per primo, regolamento per secondo e terzo queste regole per la presentazione delle candidature a premier. Il regolamento del M5S stabilisce che un indagato non possa candidarsi, mentre il nuovo regolamento del Movimento è attualmente impugnato.
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