Il rapporto tra Fi e il Partito popolare europeo non è stato mai così saldo
Silvio Berlusconi si prende sulle spalle le sorti del centrodestra moderato in Italia e assicura "lo porterò alla vittoria". Un vero e proprio altolà a Matteo Salvini, che il leader azzurro esplicita in una intervista al Tg5 dopo aver incontrato ad Arcore "l'amico di vecchia data" Joseph Daul, presidente del PPE. Il rapporto tra Fi e il Partito popolare europeo non è stato mai così saldo, grazie anche all'investitura ricevuta a Fiuggi, nel corso della convention di Antonio Tajani, da parte del segretario generale del Partito popolare Europeo, Antonio Lopez: "Berlusconi è un alfiere dei popolarismi, i suoi successi diplomatici, uniti alla sua pragmatica visione europea, ne fanno una delle risorse più importante del nostra famiglia popolare".
Berlusconi, che domani compierà 81 anni, tira dritto quindi e quando l'incontro con Matteo Salvini sembra vicino, anche se non alle porte, striglia ancora il segretario federale. "Come leader di Forza Italia, la principale forza che rappresenta il Ppe in Italia, io sento forte la responsabilità di mettere insieme i moderati e riportali alla vittoria nell'ambito di un centrodestra coerente – aggiunge – in una coalizione che deve avere ben chiari i connotati cristiani, liberali, europei". Valori propri del Ppe, che Berlusconi scandisce e che all'interno dell'attuale centrodestra, pesano come macigni. L'ex Cav chiarisce che la sua missione da ora alle prossime elezioni sarà quella di portare dalla sua parte "i tanti elettori delusi, che per ragioni comprensibili non vanno a votare o esprimono un voto di protesta" e contrastare "la presenza di quelle forze come il Movimento Cinque Stelle che io chiamo ribelliste, che ci sono anche in Germania e in altri Paesi europei, ma che non arrivano ad avere i voti sufficienti per ottenere un risultato che li porti al governo del Paese".
La lettura che l'ex premier fa dei risultati delle elezioni tedesche è quella del bicchiere mezzo pieno, piuttosto che mezzo vuoto: "Il risultato della Cdu in Germania, come degli altri partiti che rappresentano il Partito popolare europeo, conferma che in tutta Europa il centrodestra è dovunque l'alternativa vincente rispetto alla sinistra e anche in Italia la sinistra ha esaurito la capacità dare risposte ai gravi problemi che ci affliggono e la gente se n'è accorta". E quindi quello il modello a cui aspira quando l'Italia tornerà al voto, modello che difficilmente potrà includere gli accentuati aspetti sovranisti, di cui la Lega Nord si fa portatrice.
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