Nel mirino alcuni commenti fatti sui social network il 27 e 28 maggio. È polemica
Federico Fornaro, capogruppo dei deputati di LeU, trova un altro post di Marcello Foa, questa volta datato 28 maggio, contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Dunque riepiloghiamo – scrive il giornalista indicato dal governo come candidato alla presidenza della Rai – Secondo Mattarella Lega e M5S non possono governare perché le loro idee su Unione europea, trattati europei, parametri di Maastricht sono inammissibili. E allora sia chiaro fino in fondo: abbia coraggio di mettere fuorilegge i due partiti, li estrometta dal Parlamento. E proclami la dittatura".
Commenta Fornaro: "Questo è il pensiero del nuovo presidente della Rai prima industria culturale italiana e servizio pubblico garante del pluralismo informativo". Il post si aggiunge a quello rilanciato dal Pd sui social in cui Foa il 27 maggio esprimeva "disgusto" per le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito all'Unione europea. "Il senso del discorso di Mattarella: io rispondo agli operatori economici e all'Ue, non ai cittadini. Ma nella Costituzione non c'è scritto. Disgusto", scriveva il giornalista in occasione delle consultazioni svolte dal capo dello Stato al Quirinale e, in particolare, in merito allo scontro sul nome di Paolo Savona proposto dai gialloverdi come ministro dell'Economia.
Twitta la parlamentare Dem Alessia Morani: "Questo è il presidente della Rai? Ma stiamo scherzando? Uno che potrebbe essere imputato per vilipendio? Questa maggioranza ormai non ha più il senso della vergogna". Anche per questo, Foa non è ritenuto dal Pd in grado di rivestire un "ruolo di garanzia" come richiederebbe invece l'incarico
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