L'ex ministro all'indomani dell'annullamento della cena che aveva proposto a Renzi, Gentiloni e Minniti per parlare del futuro del Partito. Giachetti: "Cene? Io in sciopero della fame. Congresso subito"
"L'unico segretario che bisognerebbe candidare è il presidente dell'associazione di psichiatria. È l'unica cosa che avrebbe senso". Lo ha detto l'ex ministro Carlo Calenda ai microfoni di 'Circo Massimo' su Radio Capital all'indomani dell'annullamento della cena che aveva proposto a Renzi, Gentiloni e Minniti per parlare del futuro del Pd.
"Quello che importa a loro è il congresso. Noi pensiamo ingenuamente che il punto, dopo una sconfitta così schiacciante, sia mettersi tutti insieme e rigirare il Pd. Invece a loro non gliene importa niente, il punto sono le alleanze", ha continuato l'ex ministro aggiungendo che a questo punto il Pd "merita l'estinzione". Dopo qualche ora, è arrivata in una nota la precisazione della trasmissione di Radio Capital: "La frase 'merita l'estinzione' era la parte finale della domanda di Massimo Giannini, alla quale Calenda ha risposto testualmente: 'Sono convinto che alle prossime europee il P non ci debba essere, serve un fronte repubblicano […] che spazzi via un partito che ha come unico obiettivo quello di spartirsi una torta sempre più piccola tra dirigenti che sono usurati".
Maurizio Martina – A Calenda ha risposto il segretario dem, Maurizio Martina: "Io chiedo a tutti più generosità e meno arroganza. Se si parla del Pd bisogna avere rispetto prima di tutto dei suoi militanti, iscritti, amministratori, elettori che lavorano con passione e non si meritano certi titoli. Adesso basta. Chi pensa che il Pd si debba estinguere non capisce che oggi questa comunità è l'unico argine al pericolo di questa destra". Per Martina "dobbiamo cambiare, aprirci, rilanciare ma non certo estinguerci. Io giro in lungo e in largo il paese e non faccio polemiche via tweet o in radio. È possibile ora chiedere a tutti i dirigenti nazionali del mio partito una mano perché la manifestazione del 30 settembre a Roma sia grande, bella e partecipata? Perché sia un segnale collettivo di ripartenza e sfida a Lega e Cinque Stelle che vogliono dissolvere l'Europa? La nostra gente vuole vedere al lavoro una squadra, non ne può più delle prediche dei singoli che pensano di avere verità in tasca. E il congresso con le primarie a gennaio sarà un percorso cruciale per confrontarci sulla prospettiva e allargare al massimo la partecipazione a questo impegno collettivo per l'Italia", ha aggiunto il segretario del Partito democratico.
Giachetti non mangia – "Amici cari, visto che voi vi dedicate alle cene e continuate a prendere tempo mentre il Pd scivola sempre più in basso, io smetto di mangiare. Dalla mezzanotte di ieri sciopero della fame per chiedere che sia fissata subito la data del congresso. #congressosubito". Lo annuncia su Twitter il deputato Pd Roberto Giachetti.