Il portavoce si difende: "Diffusione vìola principio cosituzionale di riservatezza".  Pd e Fi chiedono le sue dimissioni. Giorgetti: "Non ha nessun potere". Ma il M5s lo difende

"Se il Mef non trova 10 miliardi per il reddito di cittadinanza nel 2019 ci concentreremo solo a far fuori tutti questi pezzi di merda". Non usa mezzi termini Rocco Casalino, portavoce del Movimento 5 stelle, in un audio mandato tramite WhatsApp e pubblicato da La Repubblica e Il Giornale, in cui spiega che ci sarà una "mega vendetta" per i funzionari del ministero dell'Economia che metteranno i bastoni tra le ruote ai progetti pentastellati.

"Era una conversazione assolutamente privata avuta con due giornalisti. La pubblicazione – replica Casalino – vìola il principio costituzionale di tutela della riservatezza delle comunicazioni e, nel caso fosse accertato che sia stato volontariamente diffuso ad opera dei destinatari del messaggio, le più elementari regole deontologiche che impongono riserbo in questa tipologia di scambi di opinioni". Ma precisa: "Il delicato incarico di portavoce del Presidente del Consiglio dei Ministri mi impone di chiarire che i contenuti di quella conversazione sono da considerare alla stregua di una libera esternazione, espressa in termini certamente coloriti ma che pure si spiegano in ragione della natura riservata della conversazione, che non cela nessun proposito da perseguire in concreto, ma più una sensibilità presente all'interno del M5S e che era mia premura rappresentare".

 

Il Pd. Dal Pd si alza la bufera: "Si deve dimettere", tuona Emanuele Fiano. "Va licenziato", chiede Michele Anzaldi. Mentre il segretario Maurizio Martina tira in ballo il presidente del Consiglio: "Le parole del portavoce del premier sono inaudite. Se Conte ha un minimo di senso delle istituzioni lo allontani immediatamente". Dello stesso avviso anche Maurizio Gasparri, senatore Forza Italia: "Ma Conte e Tria possono tollerare, dopo questo episodio, che questo personaggio ricopra ancora questo incarico?"

La Lega. Le parole di Casalino contro i tecnici del Mef sono gravi? Secondo Giancarlo Giorgetti, sottosegretario leghista, non per forza: "Dipende se il portavoce ha il potere di cacciare i tecnici, non credo che lo abbia. Poi basta non avere il portavoce, come non ce l'ho io".

Il Movimento 5 Stelle. Il M5s prende però le difese di Casalino: "È la nostra linea, detta e ridetta in tutte le salse". E ancora: "Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c'è chi ci rema pesantemente contro: uomini del Pd e di Berlusconi messi nei vari ingranaggi per contrastare il cambiamento, in particolare il reddito di cittadinanza che disintegrerà una volta per tutte il voto di scambio. La spalla di questi uomini del sistema sono i giornali del sistema. Difendono tutti gli stessi interessi: i loro. Il MoVimento 5 Stelle difende quelli dei cittadini".

Giuseppe Conte. "Chiarito che trattasi di un messaggio privato, mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti. Ribadisco la piena fiducia del mio portavoce e approfitto per ribadire la piena compattezza e unitarietà del Governo nella elaborazione della manovra economica". Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio. "Sono giorni molto intensi e stiamo lavorando tutti, con il sostegno delle strutture amministrative, per realizzare le riforme più idonee a rilanciare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del nostro Paese", prosegue Giuseppe Conte nella nota. "Le dichiarazioni del mio portavoce, ing. Rocco Casalino, – dice ancora – hanno chiarito che la diffusione dell'audio che sta circolando in queste ore configura condotte gravemente illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali e deontologici".

Luigi Di Maio. "Ciò che ritengo inaccettabile è che adesso il bersaglio siano diventati i nostri dipendenti della comunicazione. Chiunque vive il Movimento conosce bene l'importanza delle nostre strutture di comunicazione. Sono i migliori perché, in tutti questi anni, si sono inventati ogni giorno metodi alternativi alle tecniche tradizionali per far arrivare i nostri contenuti a milioni di italiani", così Luigi Di Maio in una lettera ai parlamentari M5S pubblicata su Fb. "Qualcuno in queste ore – ha continuato il vicepremier – sta facendo la morale a Rocco Casalino perché in un audio via whatsapp ha detto a due giornalisti" ma "i giornalisti che oggi hanno rilanciato questa notizia come Alessandro Sallusti e Sergio Rizzo, non hanno vocali o sms dei portavoce di Renzi, Berlusconi o di Salvini, in cui si indica la linea politica o addirittura si attacca un esponente del loro stesso partito?".

Giovanni Tria. "Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, esprime piena fiducia ai dirigenti e alle strutture tecniche del Mef e apprezzamento per il lavoro che stanno svolgendo a sostegno dell'attuazione del programma di governo, come peraltro evidenziato dal Presidente del Consiglio". Lo sottolineano fonti del Mef. "Il bilancio dello Stato è pubblico e visionabile da tutti sui siti istituzionali. L'attribuzione di risorse a determinate voci di bilancio piuttosto che ad altre – continuano – non spetta alle strutture tecniche del ministero dell'Economia perché è una scelta politica. Ovviamente anche il reperimento delle coperture finanziarie rientra in questo stesso ambito. I tecnici del Mef stanno lavorando attivamente per valutare costi e effetti delle varie proposte politiche, comprese le possibili modalità di copertura degli interventi. Ma le decisioni sulla scelta delle soluzioni competono alla politica".

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